Premio Dragut 2014: ecco i vincitori
Si è svolta nella splendida cornice del Castello Baronale di Minturno, i una sala stracolma, la premiazione della terza edizione del “Premio Dragut”, Premio, che ha lo scopo di contribuire a valorizzare il patrimonio ambientale e sociale del territorio, ed ha esclusivamente propositi culturali ed è senza fini di lucro.
Il Premio Dragut, con marchio regolarmente registrato alla Camera di Commercio di Torino, ha raccolto l’adesione convinta di numerose associazioni patrocinanti, sia radicate da tempo nel territorio sia appena nascenti. Ha inoltre avuto un’ottima risposta in numero di partecipanti e in qualità delle opere ricevute.
La Giuria delle cinque sezioni (racconti; poesie; fotografie; musica; arti grafiche e pittoriche) è stata scelta con attenzione in base a caratteristiche di neutralità e competenza.
La premiazione è stata preceduta, venerdì 3 Ottobre, sempre presso il Castello Baronale, da una evento dal titolo – “La linea Gustav e la Battaglia di S. Maria Infante. Il ricordo dei fatti. Minturno e la medaglia d’oro al merito civile” che ha suscitato un insperato interesse da parte di storici e semplici cittadini.
ELENCO PREMIATI PREMIO DRAGUT 2014 !
SEZIONE ARTE:
1 2A Ragazza di provincia Diana Ciufo
2 8A Brezza serale Rosaria Cefalo
3 7A La torre di Mola Martina Purificato
SEZIONE FOTOGRAFIA:
1 14F Surf Michele Chiomenti
2 13F Ospiti Mario Vento
3 16F In cammino Mjriam Masciandaro
SEZIONE MUSICA:
1 1M Un mare sconosciuto Monica Granata – Damiano Gallinaro – Angela Foddanu
2 2M Se vuoi Paolo Carobbi
SEZIONE POESIA:
1 10P Ho detto addio Jason Forbus
2 13P Il cimitero di guerra inglese Romolo Caldieri
3 15P Sinus Rossana Lamberti
SEZIONE RACCONTI:
1 12R Un bel di vedremo Vincenzo Rossillo
2 11R La codistruzione Piero Ianniello
3 ex-aequo 14R Meriggio d’agosto Bruno Brillante
3 ex-aequo 15R La Corte degli Aragona A Sagnotti_L Di Pastena
Sono inoltre stati dati riconoscimenti per opere fuori concorso a
Monica Penitenti
Angelo Farina
Anna Maria Capasso
Infine, sono stati premiati per il settore Giovanile: Gabriele e Lorenzo
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PREMIO DRAGUT:al via la terza edizione
Il 3 e 4 ottobre si terrà presso il salone del castello baronale di Minturno, la terza edizione del Premio Dragut, organizzato dall’omonimo comitato.
Come ci tengono a sottolineare gli organizzatori, il Premio è nato per contribuire a restituire la speranza ad un territorio che stenta a decollare. L’epoca in cui Dragut sbarcò per depredare Scauri, Traetto e Castellonorato infatti, cioè il 1552, è stata una delle più buie della storia locale. I Gonzaga infatti trascuravano il Ducato e di conseguenza forti erano le spinte restauratrici.
Molti speravano nel ritorno dei Francesi, i quali arrivarono, ma con una brutta sorpresa: erano infatti accompagnati dal feroce Dragut, che depredò il territorio. La popolazione seppe però rialzarsi recuperando pian piano la dignità che meritava. Il Premio, il cui motto è “Non più per depredare ma per restituire” è suddiviso in cinque sezioni: racconti; poesie; fotografie; musica; arti grafiche e pittoriche. L’evento di apertura delle due serate sarà dedicato alla commemorazione della battaglia di S. Maria infante, in occasione settantesimo anniversario.
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Premio Dragut Edizione 2014
Il 24 maggio 2014 si è tenuta presso l’Hotel Villa Eleonora in Scauri la conferenza stampa di presentazione della terza edizione del Premio Dragut, organizzato dall’omonimo comitato. In una sala piena, erano presenti i rappresentanti di numerose associazioni del territorio, oltre che della società civile. L’intervento d’apertura è stato affidato ad Alfonso Artone, responsabile comunicazione del Premio, il quale ha spiegato le motivazioni che hanno spinto un gruppo di persone a fondare un premio intitolato ad un terribile Corsaro. “L’epoca in cui Dragut sbarcò per depredare Scauri, Traetto e Castellonorato” – ha dichiarato Artone – “è stata una delle più buie nella storia del nostro territorio. I Gonzaga trascuravano il nostro Ducato e, come accade spesso nei momenti di crisi, erano forti le spinte restauratrici. Molti sognavano il ritorno dei Francesi, i quali arrivarono, ma portandosi dietro il feroce Dragut. Il nostro popolo però con il tempo seppe rialzarsi e recuperare la dignità che meritava. Proprio per questo, ci è parso significativo e ben augurante dedicare il premio proprio a Dragut, con la speranza che il nostro territorio sappia nuovamente risollevarsi”.
La parola è poi passata al Presidente Giuseppe De Renzi, il quale ha mostrato le numerose iniziative che il Comitato ha in cantiere anche quest’anno, oltre al Premio stesso, il cui bando è già disponibile on-line. Per il programma estivo si parte con una grande novità, data dall’emulazione dello sbarco del Corsaro Dragut presso le nostre coste. Lo “Sbarco di Dragut” sarà inserito nell’ambito della Sagra delle Regne ed è organizzato grazie alla collaborazione di diverse associazioni e comitati che hanno messo insieme la loro esperienza ed il loro entusiasmo. Oltre al Comitato Sagra delle Regne e al Comitato Dragut, infatti, la rievocazione storica dello sbarco di Dragut sarà possibile grazie anche alla fattiva collaborazione dell’Associazione Padre Mario Siniscalchi, dei Gruppi Folcloristici di Minturno, del Centro Velico della Lega Navale di Scauri, dell’Associazione “Le Ciaole” di Castellonorato, dell’Associazione Castrum Onorati, delle Autolinee Riccitelli , della Associazione Commercianti Arim e del pub Lo Scoglio. Coordinerà la parte artistica dell’evento l’attrice Marina Casaburi. Nella seconda parte di luglio, invece, dopo il successo dell’anno scorso, si replica “Musicangiando”, evento musicale e gastronomico coordinato dall’associazione Morpheus.
Il Presidente del Comitato ha però ricordato anche le altre numerose iniziative intraprese durante questo inizio del 2014 dal Premio Dragut, sempre in collaborazione con Enti e le altre Associazioni patrocinanti, quali ad esempio Labter (convegno su Miss Frances Fleetwood) e Atargatis (escursioni naturalistiche), senza dimenticare le molte e variegate iniziative proposte nel 2013 assieme ad altre realtà del territorio, non ultime il Premio Gennaro Sparagna e Italia Nostra.
Durante la Conferenza Stampa, inoltre, è stato presentato da Valentina Cestaro anche il progetto del Portale del Gruppo Eventi del Golfo, che sarà inaugurato agli inizi di giugno e che aspira a divenire un punto di riferimento di tutti gli eventi culturali, sociali ed economici del nostro territorio.
Le serate di Premiazione, come ormai di consueto, saranno due. La prima vedrà la celebrazione del 70° anniversario della battaglia di Santa Maria Infante, mentre nella seconda vi sarà la premiazione vera e propria delle opere pervenute. Come sempre, la Premiazione sarà anche l’occasione di incontrare tutte le associazioni patrocinanti il Premio.
Ricordiamo infine che per informazioni sul Premio, le modalità di partecipazione, e ricevere notizie sugli eventi potete recarvi nel gruppo face book “premio dragut”, sul sito internet: “http://www.premiodragut.altervista.org “, o scrivere a premiodragut@libero.it oppure a premiodragut@hotmail.com
Si ringrazia l’Hotel Villa Eleonora per la gentile concessione della sala.
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PREMIO DRAGUT: SERATE DI PREMIAZIONE E VINCITORI
Il 4 e 5 Ottobre 2013 si è conclusa nella splendida cornice del Castello Baronale di Minturno la seconda edizione del Premio Dragut, che ha registrato un insperato ma meritato successo di pubblico e di partecipazione, al di là delle più rosee aspettative degli organizzatori.
Il consenso popolare delle due serate di Premiazione è dovuto anche alla grande risonanza che il Premio sta avendo sui social network, grazie ai quali si sta diffondendo sempre più il suo motto: “Non più per depredare ma per restituire”, che ha fatto breccia soprattutto su molti giovani talenti.
“Un grande grazie va alle numerose associazioni partecipanti e patrocinanti” ha dichiarato il Presidente del Premio, Pino De Renzi “per le quali il Premio Dragut può essere un ponte e un punto di incontro con la popolazione e le loro iniziative. Il Premio sta riuscendo nel suo intento di mettere in rete tra loro persone colte e disponibili con i giovani, la nuova generazione che avanza.”
Lo scopo del Comitato per il Premio Dragut, infatti, è innanzitutto quello di offrire uno spazio di espressione a tutte le migliori energie culturali e sociali presenti nel territorio, nel tentativo di creare tra le diverse generazioni una più profonda conoscenza delle bellezze ambientali, artistiche e storiche di tutto il Golfo di Gaeta.
La prima serata della premiazione, coordinata dalla storica dell’arte Stefania De Vita, si è svolta con l’evento “Ricordi in bianco e nero” in cui il collezionista Amedeo Russo, assieme alla collaborazione di Mario Lepore (anch’egli appassionato collezionista di immagini d’epoca) e agli interventi dell’architetto Cesare Crova e allo storico Salvatore Cardillo, ha illustrato una serie di cartoline d’epoca, raccontando e ricostruendo vari pezzi della storia locale.
Durante la serata finale di Premiazione del concorso, invece, condotta dall’attrice Marina Casaburi, sono stati presentati al pubblico alcuni brani tratti dai componimenti vincenti, selezionati e letti da Patrizia Cervone, Simona Di Meo e Irene Sparagna.
Gran parte delle opere presentate al Premio sono state inoltre pubblicate nell’Antologia del Premio Dragut 2013, richiedibile scrivendo alla mail del premio: premiodragut@libero.it.
Questi i nomi dei vincitori:
Sezione Racconti
Enrico Lanzara: “L’accompagna la luna”
Piero Ianniello: “Il mercato”
Katia Zamprotta: “Ritorno”
Sonia Vento: “Anna”
Sezione Poesie
Maria Passariello: “Corbezzolo”
Maurizio Russo: “Ombre sulla spiaggia”
Romolo Caldieri: “Spiaggia dei sassolini”
Sezione Musica
Elio e Caterina: “Dragut”
Romolo Amici e Beatrice Burchiari: “Con l’aria di chi sa’”
Mario Simeone: “Dreaming”
Sezione Foto
Tyler Nardone: “Look”
Michele Chiomenti: “Scogliere davanti le ex Sieci”
Carlo Magnatti “Alla faccia di Dragut”
Graziano Di Benedetto: “Scauri di corsa”
Sezione Arte
Lorenzo Pellegrino: “Custodi del tempo”
Aurora Braga: “What do you sea”
Cristina Giammaria: “Golfo di Gaeta”
Premio speciale per il più giovane partecipante al Premio
Luisa Vignoli, con la poesia “Il Mare d’Inverno”.
Durante la serata è stata resa inoltre nota la composizione della Giuria del Premio.
Per la poesia: Rossella Tempesta, Giuseppina Mallozzi, Michela Zanarella;
Per i racconti: Franca Di Nitto, Lorenzo Ciufo, Monica Granata;
Per le foto: Luigi Grieco, Mauro Abate, Ida Tortoriello;
Per i lavori artistici: Ugo Bortolin, Virginia Bartoli, Anna Molisso;
Per la musica: Vincenzo Zenobio, Antonella Sessa, Mara Recalina;
Durante la serata di Premiazione, si sono esibiti magistralmente al pianoforte gli allievi del M° Antonella Sessa:
Mariano Herta Dorinel che ha eseguito “Studio” di Kaciaturian e il Valzer “Opera 69 n°2” di Chopin;
Michele Alberto Monti che ha eseguito “Tarantella in re minore” di Prokovieff e “Valzer opera 69 n°1” di Chopin;
Gaspare Saltarelli con “Il Notturno in do diesis minore” opera postuma di Chopin
Paolo Catenaccio “Dalle Suites Inglesi : Bourreè I e II in la minore” di Johann Sebastian Bach e “Arabesque” di Schumann
Ed infine ha concluso Il M° Salvatore Saltarelli con “Torre Bermeja” di Isac Albeniz.
A tutti coloro che hanno donato la loro disponibilità per la riuscita dell’evento il Comitato per il Premio Dragut esprime il più profondo e sincero ringraziamento.
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Musica: Silvia Nafisè. La promessa della musica Italiana nasce nel Golfo
Nel panorama musicale italiano ogni giorno si affacciano tanti giovani emergenti, ognuno con il proprio bagaglio di esperienze e con i propri sogni. Succede che qualcuno riesce a farsi notare, altri invece continuano a restare nell’ombra. Tra i tanti un nuovo nome fa capolino nella scena musicale, si chiama Silvia Nafisè, aspetto delicato ed elegante, una ragazza che vive di musica sin dall’infanzia. Dotata di una genuina passione e di grande talento, oggi potrebbe rappresentare una delle più interessanti giovani cantanti emergenti, portando una ventata di freschezza nel panorama musicale italiano.
A giorni uscirà, su tutti i digital store, il suo primo inedito, scritto da Fabio Zenobi, anch’egli giovane autore emergente, dal titolo “C’è ancora tempo”. Un motivo orecchiabile, per una voce che nella sua trasparenza vocale arriva diretta a segno.
Ma conosciamo meglio Silvia Nafisè.
Nasce a Formia, ridente cittadina del basso Lazio in una famiglia, dove si respira da sempre la passione per la musica; uno zio percussionista di un certo spessore e una zia che per un certo periodo ha fatto della musica la sua professione.
Silvia sin da bambina ha respirato musica, e quando il papà le fece una sorpresa regalandole una chitarra, Silvia capì che cantare era parte di lei. A volte capitano nella vita felici combinazioni di luoghi e tempi: così decide di iniziare a studiare canto e per un certo periodo prende anche lezioni di pianoforte moderno. Il suo aspetto fisico può ingannare, esile, faccino pulito, non ostenta la sua giovane età, ma in quel piccolo corpo nasconde una forza della natura non appena echeggiano nell’aria note musicali.
Infatti appena Silvia si è sentita sicura di affrontare un palco ha iniziato a partecipare a numerose manifestazioni locali e non, riscuotendo il favore del pubblico, classificandosi sempre nei primi posti.
Amplia la sua cultura musicale dedicandosi all’ascolto di artisti internazionali per studiarne l’interpretazione. Canta ogni volta che qualcosa la emoziona, un motivo che sembra calzare a pennello per le sue corde, non risparmiandosi, ma rispettando i ritmi della sua voce per non sforzarla troppo; ha già dalla sua una certa dose di professionalità.
Come capita nella maggior parte dei casi la sua camera diventa una sala prove, magari guardandosi e studiandosi dallo specchio, spesso riunendo gli amici deliziandoli con le cover degli artisti a cui fa riferimento, vale a dire Giorgia, Elisa, Cristina Aguilera, Demi Lovato e Beyoncè.
Nel 2010 e anche l’anno seguente apre lo spettacolo “Minturno Musica Estate”, invitata dal direttore artistico, catturando l’attenzione degli artisti italiani ospiti della serata.
Nel giugno 2011 partecipa al Musical “E’ la musica che resta”, spettacolo di fine anno della scuola di musica MUSICALCENTRO tenutosi presso il Teatro Gelsomino di Afragola (NA).
Ad ottobre è invitata a partecipare al “Premio Giovanni Paolo II”, manifestazione che premia artisti provenienti da tutta Italia presso il Teatro Di Costanzo di Pompei.
Nel 2013 conosce i suoi produttori e realizza il suo primo singolo.
Oggi Silvia frequenta la ragioneria a indirizzo linguistico e continua a studiare musica, sognando di fare della sua passione la sua futura professione, perché, dice: “L’unico momento in cui supero tutte le insicurezze è quando canto, è sempre stato così, la musica è sempre stato un rifugio. Da piccola passavo ore e ore chiusa in casa a imparare a suonare la chitarra e a cantare. Crescendo ho iniziato a cantare ai compleanni di amici e parenti ed è stato in quelle occasioni che ho capito quanto cantare mi facesse stare bene”.
Ed eccoci arrivati a oggi, finalmente sboccia il fiore di un sogno, nato con una chitarra regalata sotto l’albero, tra le tante ore trascorse a canticchiare le canzoni dei suoi autori preferiti, tra mille sms di amici che la seguono sui social network e dal vivo, creando anche un vero e proprio fan club con una sede e uno virtuale che già conta oltre 3000 fans, perché nella freschissima voce di Silvia Nafisé, si riscoprono a intonare le cover che lei interpreta con giovanile entusiasmo, quello che ci auguriamo non perda mai. E allora non ci resta che contare le poche ore che restano prima di poter sentire la sua canzone, impararla e cantarla con lei.
A Silvia Nafisè un in bocca al lupo, ai suoi fans siate pronti…Silvia è già in pista
Pagina fb: http://www.facebook.com/pages/Silvia-Nafis%C3%A8/147353935473483
Gruppo fans fb: http://www.facebook.com/groups/1405807036310322/
Su Itunes : https://itunes.apple.com/it/album/ce-ancora-tempo/id687500353?i=687500395
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Jazzflirt Festival 2013 – IX edizione
L’associazione di promozione sociale Jazzflirt – Musica & altri Amori nasce a Formia nel maggio del 2004 con l’obiettivo principale di promuovere e diffondere la cultura musicale in generale, ed in particolare quella originale improvvisata di stampo jazzistico.
Dalla sua nascita ad oggi, l’associazione ha mirato anche a contribuire alla formazione del pubblico, soprattutto giovanile, attraverso diversi canali espressivi quali concerti, seminari, rassegne cinematografiche, mostre fotografiche.
Le attività concertistiche, presentate nell’arco di tutto l’anno, hanno sempre avuto come naturale conclusione stagionale le edizioni del Jazzflirt Festival, presentando in ogni occasione musicisti di alta qualità e riscuotendo un successo di pubblico crescente negli anni.
Quella del 2013 è la nona edizione del Jazzflirt Festival, ad un passo dall’importante traguardo delle dieci edizioni, e rappresenta anche il terzo anno consecutivo di collaborazione con il Comune di Itri, particolarmente attento al sostegno di attività culturali di valore nella propria programmazione estiva e non.
venerdì 23 agosto
Itri – Castello Medievale
LUZ Trio
Giacomo Ancillotto – chitarra,
Igor Legari – contrabbasso,
Federico Leo – batteria, percussioni
“…ho letto una volta che gli antichi saggi credevano che nel corpo ci fosse un ossicino minuscolo, indistruttibile, posto all’estremità della spina dorsale. Si chiama luz in ebraico, e non si decompone dopo la morte né brucia nel fuoco. Da lì, da quell’ossicino, l’uomo verrà ricreato al momento della resurrezione dei morti. Così per un certo periodo ho fatto un piccolo gioco: cercavo di indovinare quale fosse il luz delle persone che conoscevo. Voglio dire, quale fosse l’ultima cosa che sarebbe rimasta di loro, impossibile da distruggere e dalla quale sarebbero stati ricreati. Ovviamente ho cercato il mio, ma nessuna parte soddisfaceva tutte le condizioni. Allora ho smesso di cercarlo. L’ho dichiarato disperso finché l’ho visto nel cortile della scuola. Subito quell’idea si è risvegliata in me e con lei è sorto il pensiero, folle e dolce, che forse il mio luz non si trova dentro di me, bensì in un’altra persona.”
(D.Grossman – Che tu sia per me il coltello)
Ma luz vuol dire anche luce, ovviamente. Luz è quel nocciolo duro e luminoso che nessuno può rubarci, l’hardcore delle nostre esistenze, la forza più grande e più duratura. Luz nasce come trio nell’autunno del 2011 a Roma, dalla collaborazione tra Giacomo Ancillotto (chitarra), Igor Legari (contrabbasso) e Federico Leo (batteria). A marzo 2013 registrano il loro primo album insieme alla violoncellista Tomeka Reid, una delle voci più apprezzate dell’avanguardia di Chicago. LUZ genera un suono di incredibile intensità e imprevedibile direzione, come una creatura lirica e mutante con i piedi saldi nella tradizione afroamericana e i mille tentacoli nelle culture musicali europee e mediterranee. Il risultato è una musica difficilmente definibile, come la colonna sonora di un film immaginario, o la musica tradizionale di una terra sconosciuta.
Inizio concerto ore 21.30
Info e prenotazioni: 333-9576098 / 392-8229224 / 338-6924358
sito web: www.jazzflirt.net
e-mail: info@jazzflirt.net
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A Gaeta, concerto sotto le stelle
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Musica, Formia. “CHET LIVES!”: L’omaggio a Chet Baker
Prestigioso ed esclusivo appuntamento quello che annualmente l’Associazione Culturale “Agorà” propone, nell’ambito della serata di beneficenza a favore di “Medici Senza Frontiere” in ricordo alla pianista formiana Simona D’Onorio De Meo.
Mercoledì 15 maggio a Formia alle ore 21.00 nella splendida cornice del Castello Miramare, si esibiranno il cantante e chitarrista Joe Barbieri, il trombettista Luca Aquino e il pianista Antonio Fresa, in un omaggio al grande trombettista Chet Baker che, esattamente 25 anni fa ci ha lasciati.
Per celebrare la sublime arte del musicista di Yale, Joe Barbieri ha invitato Luca Aquino e Antonio Fresa a reinterpretare il suo più affascinante repertorio, rileggendolo anche alla luce del corposo segno che ha lasciato durante i suoi lunghi anni trascorsi in Italia.
“Il progetto” – racconta Barbieri – “prende senza dubbio il largo a partire dagli straordinari brani cantati di Chet, che hanno certificato il suo linguaggio rivoluzionario e inimitabile; «The best of Chet Baker sings», per esempio, rimane uno dei dischi di maggior riferimento per me, ed intorno ad alcune delle sue canzoni più note abbiamo voluto costruire per questo show un piccolo corollario, composto da alcuni dei pezzi più belli che Chet ha interpretato negli anni di prolifica frequentazione con il nostro Paese. Il tutto è stato poi ulteriormente filtrato attraverso la musica che amiamo: la bossa, certi inserti di musica classica direi, ed un minimalismo che è tutto europeo”.
“Chet lives!”, è lo show perfetto dove poter incontrare nuovamente la musica di Chet, accompagnati dalla chitarra e dalla voce di Joe Barbieri, dalla tromba eclettica di Luca Aquino e dal piano virtuosistico di Antonio Fresa.
Inizio concerto ore 21.00 – Ingresso ad invito.
Per info e contatti:
Associazione culturale Agorà – 0771/723153 – 328/1366540 – 3386924358 – 3299331495
La Libreria di Margherita – Via Rubino, 42, 04023 Formia (Lt) – 0771 268681
www.lalibreriadimargherita.com
BREVI NOTE BIOGRAFICHE SUGLI ARTISTI:
JOE BARBIERI Cantautore, produttore e chitarrista. Ha all’attivo quattro album: “In Parole Povere”, “Maison Maravilha”, “Maison Maravilha Viva” (live) e “Respiro”. Suoi brani sono stati interpretati – tra gli altri – da o con Omara Portuondo, Musica Nuda, Jorge Drexler, Stefano Bollani, Fabrizio Bosso e Gianmaria Testa.
LUCA AQUINO Trombettista. Il primo album solista di Luca (“Sopra le nuvole”) ha visto la luce nel 2008, prodotto da Universal Music. Nel 2009 ha registrato “Lunaria”, e dopo aver ricevuto “Top Jazz Award” come miglior musicista jazz, ha dato alle stampe “Amam”, registrato in un’antico bagno turco di Skopje. Nel 2010 e nel 2011 ha rispettivamente registrato, con il suo trio norvegese, “Icaro solo” e “Chiaro”, entrambi pubblicati dalla Tùk Music di Paolo Fresu.
ANTONIO FRESA Pianista, produttore e compositore di colonne sonore. È co-fondatore dell’ensamble Kantango e ha lavorato al fianco di Richard Galliano, Joe Barbieri, Peter Erskine, Palle Daniellson, Lura, Susana Baca, Terence
tracklist:
Time after time
Chet lives
Everytime we say goodbye
I fall in love too easily
Look for the silver lining
Estate
But not for meAlmost blue
So che ti perderò
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“Premio Dragut”: dopo il successo dell’anno scorso, al via la seconda edizione!
“Non più per depredare, ma per restituire”: anche quest’anno sarà questo il motto della seconda edizione del Premio Dragut, ancora più ricco di proposte per il territorio grazie ad una serie di eventi satellite che lo completano ed arricchiscono e con diverse altre novità. Si è pensato infatti di arricchire le sezioni della competizione da tre a cinque, e di modificare la composizione della giuria, per renderla più rispondente alle finalità del premio stesso.
Il Premio Dragut è nato nel 2012 da un gruppo di persone incontratesi virtualmente in rete, le quali hanno deciso di mettere gratuitamente al servizio del Territorio di Minturno-Scauri le loro energie per poter contribuire, su base volontaria, a migliorare la conoscenza delle bellezze e delle problematiche che riguardano il nostro golfo tutto. Il Premio Dragut nel 2012 ha avuto un sorprendente avvio, raccogliendo l’adesione di un gran numero di associazioni del territorio nonché di una copiosa partecipazione della cittadinanza alla serata finale.
Il Premio vuole essere soprattutto un’occasione per valorizzare al massimo le risorse ambientali, storiche e culturali che caratterizzano il territorio del golfo di Gaeta, con una sinergia virtuosa di persone ed Associazioni tramite una serie di iniziative volte alla rinascita sociale, economica, culturale e ambientale del territorio.
Per sua natura, il Premio Dragut non ha fini di lucro, è apartitico e “trasversale” rispetto alle Associazioni del territorio ed in particolare rispetto alle Associazioni patrocinati il premio Dragut, le quali operano all’interno del Premio ciascuna nel proprio ambito, rispettando le proprie peculiarità, ed in piena autonomia.
Proprio per promuovere la cooperazione tra le associazioni, gli organizzatori del Premio hanno scelto quest’anno di costituirsi in Comitato onlus. Il Consiglio direttivo del Premio è costituito da: Giuseppe De Renzi (Presidente), Mauro Iannotta (Vicepresidente), Nella D’Urso (Segretario), Irene Sparagna (Tesoriere), Tommasina Mallozzi, Almerinda Rossillo, Roberto Tartaglia e Alfonso Artone. Il Comitato in totale è formato da 16 persone, che saranno presentate durante la conferenza stampa.
Per l’anno 2013, il Premio Dragut prevederà cinque (5) sezioni, distinte in: Racconti, Poesie, Fotografie, Musica, Arti grafiche e scultoree. Maggiori dettagli saranno comunicati durante la conferenza stampa e nel bando del premio. Altra importante novità di quest’anno sono gli eventi “satellite” che prevedono sotto lo stesso patrocinio del Premio momenti ludici e culturali diversi, tali da attrarre, speriamo, un grande interesse di pubblico. Qui di seguito le date di tali eventi:
- 27 Aprile Escursione nel Parco di Gianola;
- 25 Maggio: Conferenza Stampa;
- 13/14 Giugno: “24 ore di sport”;
- 22 Giugno: Musicangiando, evento musica con eno-gastronomia e mercatino vintage o arte.
- 20 Luglio: Serata Scavi Teatro Romano Minturnae;
- 5 Ottobre: Serata Premiazione finale Premio Dragut, presso il Castello Baronale di Minturno
Alle Associazioni intenzionate a patrocinare l’evento non saranno richiesti esborsi obbligatori di denaro. Esse saranno coinvolte maggiormente nell’organizzazione e in particolare nella Giuria del Premio costituita da tre persone per ognuna delle 5 sezioni del Premio.
Per maggiori dettagli ed altre novità invitiamo tutti a partecipare alla conferenza stampa organizzata per il 25 Maggio 2013 e alle associazioni interessate al patrocinio ad inviarci un assenso all’indirizzo mail del Premio: premiodragut@libero.it.
L’Addetto Stampa
Alfonso Artone
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Musica, Formia: ultimo appuntamento per il Jazzflirt
Ultimo appuntamento con il Jazzflirt festival, evento organizzato dall’Associazione di promozione
sociale Jazzflirt – Musica & altri Amori, che per la conclusione della sua ottava edizione, propone un
inedito ed originale duo frutto di un progetto appositamente commissionato per il festival.
A salire sul palco del teatro “R.Paone” di Formia, saranno, lunedì 12 novembre, per la prima volta
insieme, il chitarrista PAOLO ANGELI e il vibrafonista PASQUALE MIRRA.
Prodigio della chitarra sarda preparata con cui si esibisce abitualmente dal vivo e visionario creativo
dell’avantgarde-jazz, Paolo Angeli ha raggiunto una maturità ormai indiscutibile sviluppando uno stile
così personale da costituire quasi un genere musicale a sé stante che coniuga tradizione sarda, canto in
Re, pratiche improvvisative, la passione per Fred Frith e Bjork con uno spirito libero davvero unico. La
sua creatività va oltre questo stile musicale personalissimo. Per tradurre in musica le sue idee originali,
Angeli ha sviluppato un modello di chitarra che gli consente di andare oltre i limiti impostigli dai
tradizionali strumenti a sei corde.
Dimenticatevi la chitarra come fino ad ora l’avete vista e sentita suonare: perché quello di Paolo
Angeli è uno spettacolare strumento a 18 corde, 6 normali, 8 posizionate di traverso e 4 sospese,
corredato da una serie di martelletti, pedaliere, eliche e pick up. Un mix tra una chitarra, un violoncello
e una batteria , costruito dallo stesso Angeli: con un suono così unico che Pat Metheny (era il 2003) se
ne fece costruire una uguale dallo stesso Angeli dopo aver assistito ad una sua performance. Così oggi
esistono due esemplari di chitarra sarda preparata, come la chiama con orgoglio isolano Angeli, o Paolo
Angeli’s guitar, come l’ha ribattezzata Metheny.
Pasquale Mirra ha una storia che parte da pentole, tegami e tamburi di latta, prende forma nei corridoi
del conservatorio, incomincia a concretizzarsi nelle serate estive di Ravello, e spicca il volo grazie
all’ascolto di alcuni dischi. Ma è una storia che è solo agli inizi perché il vibrafono è uno strumento
relativamente giovane e c’è ancora molto da sperimentare e da inventare. Non ha ancora inciso da
leader ma vanta numerose collaborazioni con musicisti nazionali ed internazionali da far letteralmente
tremare i polsi: in duo con Butch Morris, un mostro sacro dell’improvvisazione; con Fred Frith
ha esplorato i territori dell’elettronica applicata ad uno strumento acustico per eccellenza come il
vibrafono; con il grande batterista e percussionista Hamid Drake, ha iniziato quattro anni fa l’avventura
più longeva e significativa del suo percorso artistico, che lo ha portato ad esibirsi anche per il Jazzflirt
festival nel 2010 con il gruppo ZENEI quartet.
Ha preso parte alle musiche dell’ultimo film del regista americano Woody Allen To Rome with love, ed
è appena reduce da un’entusiasmante performance in quintetto con Hamid Drake, Jeff Parker, Jeb
Bishop, Joshua Abrams al Vision Festival di New York (giugno 2012).
La sua collaborazione con la flautista di fama mondiale NICOLE MITCHELL , lo porterà ad esibirsi il
mese prossimo a Milano, con la nuova formazione del BLACK EARTH ENSEMBLE.
Questo il programma:
Lunedi 12 novembre 20120
PAOLO ANGELI : chitarra sarda preparata
PASQUALE MIRRA: vibrafono
Teatro “Remigio Paone” – Via Sarinola – Formia
Inizio concerto ore 20.45
Ingresso: 10.00 euro
Info: 333-9576098 / 392-8229224 / 338-6924358 / 339-2374053
sito web: www.jazzflirt.net
e-mail: info@jazzflirt.net
http://www.paoloangeli.it
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